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Daco, busto di marmo (Israel Museum, Samuel Bronfman Biblical and Archaeological Museum) inv. 79.40.100

Luogo della scoperta: sconosciuto; non ci sono delle informazioni sulla storia e l'origine di questa scultura. In primo luogo è stata acquistata per il Museo Fogg di Harvard University (Cambridge, Massachusetts). Nel 1979, la statua viene riportata al Museo di Israele a Gerusalemme, a seguito di una donazione fatta dal Sig. e la Sig.ra Joseph Ternbach di New York.

Materiale: marmo giallo con striature rosse.

Dimensioni: l’altezza totale (testa e busto) 0,85 m, l’altezza della testa 0,47 m

Stato di conservazione: a testa della statua del Museo di Israele ha subito qualche danno importante. La spalla sinistra è stata completamente rotta. La punta del fez, una parte del labbro inferiore e la punta del naso sono mancanti. Un buco nella parte anteriore del torace, una traccia di schiavarda alle spalle, e alcune tracce di cemento grigio rimaste nelle pieghe dell’indumento vengono a sostenere la tesi che questa scultura faceva parte di un muro di una chiesa o altro edificio. La superficie della scultura è leggermente macchiata e i depositi marroni nelle pieghe dei vestiti sembrano indicare che la statua è stata in acqua. L’opera è eccezionale, anche unica, tra le teste e le statue dei Daci note perché non ha tracce di mutilazione volontaria o restauri mal eseguiti.

Il Daco a barba e baffi, capelli lunghi e ricci, con indosso un mantello con una fibula rotonda sulla spalla destra e una tunica le cui pieghe si possono vedere appena sotto il collo. La cuffia (il pileo) indicano l’ appartenenza alla nobiltà del suo popolo. La posizione della spalla e l'altezza degli occhi sembrano indicare che il personaggio era in piedi con le mani giunte di fronte (la posizione caratteristica dei Daci, come si può vedere anche per le rappresentazioni dei Daci sull'Arco di Costantino a Roma e al Museo di Napoli).

Il confronto di questa testa con gli altri "ritratti" dei Daci ha rivelato interessanti similitudini. Le dimensioni del viso sono molto vicine a quelle dei Daci dal Vaticano (stanza Braccio Nuovo) e Hermitage (Pietrogrado). Lo stile di queste teste è però molto diversa, con le pupille incise e le sopracciglia aggrottate.

Data: lo stile di questo lavoro apparterebbe, secondo K. Lehmann, all'età di Domiziano piuttosto che a quella di Traiano (Domiziano ha celebrato anche attraverso delle costruzioni importanti la sua vittoria contro i Daci). Altri esperti hanno attribuito la statua al regno di Adriano, che ha finito di costruire il Foro di Traiano. Ma è meno probabile che lo stile di questa scultura appartenesse al periodo di Traiano.